Descrizione
Dall’estremo limite del firmamento Hildegard contempla la ruota della creazione nel cuore di Dio. Immagine di una sfera girevole, instrumentum cosmologico, al cui interno abita l’uomo, descritto nelle sue misure e proporzioni e nei movimenti interni dell’anima e del corpo. Questo lo scenario raccolto nel Libro delle opere divine. Una lunga sequenza che in dieci scene invita l’umanità a completare il viaggio dalla terra al cielo sulla via della virginitas, verso la ricomposizione del proprio sé fino alle nozze mistiche in cui maschile e femminile si ricongiungono nella Caritas divina, nel cuore di Dio. Le raffinate miniature del Codice di Lucca – riprodotte nelle tavole centrali del testo con un’agile legenda che ne illustra il significato simbolico – miniate circa venti anni dopo la morte di Hildegard – illustrano magistralmente l’architettura della visione. Il dialogo con le immagini della sua prima opera Scivias (Viaggio nelle Immagini, Skira 2019) ha messo in luce il disegno unitario che le connette, attivando un processo di ritrascrizione figurativa del testo. Seguendo le indicazioni sapienziali di misura e proporzioni, l’inserimento delle forme e i colori estratti dalle miniature di Scivias – realizzate su indicazione della stessa Hildegard – e l’uso del disegno tridimensionale, i singoli elementi descritti sono stati ridisegnati permettendo di fare affiorare vibranti visioni di un cosmo sferico, di una luminosa volta celeste, di un’accurata anatomia del corpo umano e della plasticità della civitas dei, restituite nelle grandi tavole conclusive di ogni capitolo. Infine, l’analisi delle linee costruttive delle miniature del Codice di Lucca e il fine sillogismo costruttivo delle visioni rendono in pochi tratti percepibile all’umanità di essere da sempre e per sempre tenuta, cor ad cor loquitur, nel cuore di Dio.