Descrizione
Un breviario straordinariamente luminoso per la vita quotidiana: così si può definire questo nuovo libro di Tolentino. Siamo inclini a vivere i nostri giorni tenendo per noi stessi domande che spesso non riusciamo neppure a formulare con parole, sentimenti che restano muti, esperienze che somigliano a vicoli ciechi: chiamate in attesa, come recita il titolo. In attesa di trovare un senso, un varco oltre ciò che opprime, una direzione per orientare la speranza. Il libro è una miniera preziosa e sovrabbondante di spunti per vivere con gusto la normalità di ogni giorno, con i suoi frammenti faticosi e promettenti: la grazia dell’istante accolto per quello che è, l’esperienza della casa, il possesso e l’uso delle cose, l’imparare a morire, l’arte di perdere il tempo giocando, il sapore dell’infanzia, la gratitudine anche per quello che non si ha, la capacità di condividere il silenzio, la sapienza dei percorsi tortuosi, la libertà di abitare il presente, il sale della vita nelle piccole gioie. La lettura di queste pagine intense suscita un senso di riconciliazione con noi stessi, con le nostre attese profonde, restituisce allo spirito quello sguardo poetico sulla realtà che ci è necessario come l’aria.
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