Descrizione
Mai come adesso l’architettura ? di moda. Nelle riviste, nei quotidiani, in televisione le opere delle super-star dell’architettura sono oggetto della curiosit? di lettori che prima erano completamente digiuni in materia. Eppure mai come adesso l’architettura ? lontana dall’interesse pubblico: incide poco e male sul miglioramento della vita della gente, a volte ne peggiora le condizioni dell’abitare. Questo accade perch? l’architettura ? diventata un gioco autoreferenziale, incentrata sulla “firma”, sulla genialit? del singolo architetto, genialit? che ? quotata nella borsa della moda al pari di un qualunque brand. Gli architetti si rifiugiano in una artisticit? che li esclude da qualunque responsabilit?. Purtroppo spesso viene affidata loro la trasformazione di interi pezzi di citt?, trasformazioni che spesso compiono con incompetenza, superficialit? e convinti che si tratti di un gioco formale. Ma le citt? funzionano diversamente: sono il territorio profondo su cui agisce l’inconscio collettivo, sono il luogo delle appartenenze e dei conflitti. Questo libro invita ad abbandonare le “archistar” al loro egoismo e ad accettare che l’architettura abbia esaurito la sua funzione. Oggi c’? bisogno di altro, soprattutto nella situazione di emergenza in cui le citt? e l’ambiente rischiano di diventare sempre pi? inabitabili.