Descrizione
In quest’opera si presenta uno studio sulla preghiera dei Padri e delle Madri d’Israele nel Targum del Pentateuco, nel contesto della tradizione ebraica antica e delle origini del Cristanesimo. Si è detto, riguardo a Israele, che ha insegnato ai popoli a pregare. Nella tradizione ebraica antica, l’arte e il segreto dei Padri e delle Madri d’Israele è la preghiera, il «culto del cuore». Costoro, fin da tempi antichi, furono considerati nell’ambiente sinagogale non solo maestri e modelli della preghiera e dell’intercessione, ma anche mediatori il cui nome era invocato nella preghiera e nell’intercessione. Benché vi siano opere sulla preghiera nell’Ebraismo, non ne esisteva alcuna dedicata alla preghiera nel Targum. Data la intrinseca relazione fra Targum, liturgia e tradizione orale, il tema è di grande importanza per completare i lavori esistenti sulla preghiera nella Bibbia e nella letteratura rabbinica. Nel Targum si trovano informazioni preziose sulla preghiera ebraica antica, che possono illuminare il Nuovo Testamento e la preghiera della prima Chiesa. L’autore si colloca all’interno di tre grandi aspirazioni: il recupero dell’esegesi attuale dell’inestimabile tesoro della tradizione orale d’Israele; la crescita nel riconoscimento sempre più pieno del «vincolo» e del «comune patrimonio spirituale» che esiste tra Ebrei e Cristiani; il ritorno alle fonti in vista di un rinnovato studio delle origini cristiane. L’autore, come scrive nella prefazione M. Pérez Fernández, «segue, prosegue e fa avanzare il cammino di studiosi anteriori della categoria di A. Díez Macho, G. Vermes, R. Bloch, R. le Déaut, D. Muñoz, M. McNamara, F. Manns, ecc?». Come ha affermato proprio McNamara nella sua recensione, «quest’opera, frutto di una ricerca ben condotta, è un benvenuto complemento, quale studio approfondito di un aspetto del Targum Palestinese del Pentateuco, e dovrebbe essere oggetto d’interesse per gli studenti del Targum e della liturgia ebraica e cristiana antica»
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.