Gino e l’alluvione

15,50

Autore: Giorgio Bruni
Editore: Edizioni Myra
Data di prima pubblicazione: Gennaio 2016
Pagine: 112

Lì per lì non si rese conto se stesse sognando o se non ci avesse bisto bene. Sempre più incredulo tornò piano piano alla finestra e la spalancò. Si affacciò e se prima non si rendeva conto di cosa stesse vedendo, ora era quasi certo di star sognando. All’altezza della sua finestra, al primo piano, a circa cinque metri, c’era l’acqua. Insomma: non proprio acqua, c’era un liquido dove galleggiavano le cose più disparate: mobili, soprammobili, pneumatici, balocchi, sacchetti, topi morti, tronchi d’albero e una Seicento.

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Descrizione

Alle cinque del mattino del 4 novembre 1966, alla fine di un periodo di piogge molto violente, l’acqua – ovvero quel misto di acqua, fango, nafta, benzina, tronchi d’albero e parti d’automobili che l’Arno portava con sé – irrompe in via de’ Bardi, proseguendo il percorso rovinoso che avrebbe messo quella stessa mattina la città in ginocchio. Ma Gino, al caldo, nel suo letto, non se ne accorge. E anche in seguito al brusco richiamo della moglie Iris, preferisce trattenersi in un dolce dormiveglia in cui affioravano alla mente amici e conoscenti, con i loro tic, con i loro casi e le loro stranezze. Finalmente in piedi, superata la sorpresa e lo sgomento iniziale, si trova a fare i conti con l’emergenta. L’alluvione diviene per lui occasione di ripensare ai rapporti con il prossimo e fare il punto sulla propria vita, le sue sfide quotidiane e i suoi colpi d’ala irripetibili.

L’umanità delle persone, la solidarietà fa “più o meno amici” in una situazione così drammatica; come gli uomini anche se molto semplicie e un po’ rozzi nei modi, possono essere nobili d’animo. La gelosia, il confronto fra due mondi: quello fiorentino e quello siciliano, la bonomia di gino che spesso è occasione di fraintendimenti per il siciliano. La solidarietà fra le donne. La chiave della storia è il carattere dei fiorentini, la generosità, l’orgoglio, l’amore e la speranza.

Giorgio BruniGiorgio Bruni è uno scrittore esordiente nato a Firenze il 26 Aprile 1943. Ha lavorato come artigiano per trent’anni nell’arte dell’intaglio del legno.

Grande appassionato del volo, nel 1987 ha ottenuto il brevetto di piloto e in seguito, quello di istruttore di aerei ultraleggeri. Ha fatto sucola di pilotaggio dal 1990 al 2002, cessata l’attività di volo si è dedicato alla scrittura. Questo è il suo primo breve romando, dedicato alla tragedia dell’alluvione di Firenze del 1966.

Informazioni aggiuntive

Dimensioni 15 × 21 × 1 cm

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