Descrizione
L’autore si propone di favorire l’uso dei salmi come preghiera, accogliendo le sollecitazioni del magistero della Chiesa, dai tempi antichi fino ai nostri giorni. I salmi, sorti come preghiera all’interno del popolo Israele e pronunciati da Gesù stesso, in seguito furono ripresi anche dalla Chiesa. Da una parte continua a pregarli nello stesso senso (letterale) che aveva dato loro antico popolo di Dio, dall’altra parte li considerò come profezia del Cristo. Questo rappresenta il punto di vista normale della liturgia. L’autore si propone di spiegare il senso letterale sopra tutto là dove il significato storico è più incerto e la comprensione più difficile, ma sopra tutto cerca di trarre dei suggerimenti per la loro l’attualizzazione, suggerendo spunti di vita per la maturazione della fede. Per ottenere quest’obiettivo, si è va L so del commento di autori della Chiesa antica (Origen, Basilio, Teodoreto, Eusebio, Ambrogio, Agostino) e di alcuni autori medievali (Cassiodoro, Bruno di Segni, Gero di Reichersberg). i salmi, prima di essere recitati, vengono meditativa perché, prima di essere una parola nostra a Dio, sono una parola di Dio rivolta a noi. La recitazione frequente dei salmi non si limita soltanto a migliorare la nostra preghiera ma diventa apertura ad una vera esperienza di Dio. Per questo San Romualdo, fondatore della congregazione camaldolese aveva suggerito ai suoi monaci: unica via in psalmis.
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