Descrizione
Vi dò una notizia un po’ riservata. Vi rivelo un segreto; ma, mi raccomando, resti tra noi. La notizia è questa: grande è la fortuna di noi credenti. Grande è la fortuna di chi è “cristiano, cioè appartiene, sa di appartenere, vuole appartenere a Cristo. Però non andate a dirlo agli altri: non capirebbero. E potrebbero anche aversela a male: potrebbero magari scambiare per presunzione il nostro buon umore per la felice consapevolezza di quello che siamo potrebbero addirittura giudicare arroganza la nostra riconoscenza verso Dio Padre che ci ha colmati di regali. C’è perfino il rischio di essere giudicati intolleranti: intolleranti solo perché non ci riesce di omologarci disciplinatamente e possibilmente con cuore contrito alla cultura imperante intolleranti solo perché non ci riesce di smarrirci, come sarebbe “politicamente corretto”, nella generale confusione delle idee e dei comportamenti. Un’altra grande fortuna di coloro che sono “di Cristo” è quella di essere liberi. Ecco quanto Cristo ci ha promesso: “Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Gv 8, 31-32). Il principio di questa prerogativa inalienabile del cristiano è la presenza in noi dello Spirito Santo: “Dove c’è lo Spirito del Signore, c’è la libertà” (2 Cor 3, 17) quello Spirito che, secondo la parola di Gesù, ci guida alla verità tutta intera (cf. Gv 16, 13), perché ci chiarifica “le cose come stanno”.”
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