Descrizione
Siamo nel 1953. Mario, otto anni, va a scuola, ha tanti amici, gioca. Non ha il computer, non ha la televisione, le automobili sono poche e non ci sono giochi di plastica. In compenso c’è la radio che fa sognare e immaginare il mondo lontano. C’è la meraviglia del cinema e l’emozione del telefono. Un giro di pagina, l’ultima: Mario è nonno, seduto su una panchina del parco, mentre attorno a lui ci sono i bambini di oggi. Sono passati 50 anni. E’ l’eterno gioco della vita davanti agli occhi di chi è cresciuto negli anni di quando non c’era la televisione.
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