Descrizione
Questo libro interroga alcune figure chiave della clinica psicoanalitica nel nostro tempo. Innanzitutto quella delle nuove melanconie. Mentre in Freud la concezione classica della melanconia ruotava attorno al senso di colpa, nel tempo presente assistiamo a una declinazione inedita della melanconia, caratterizzata da una carenza fondamentale del sentimento della vita e della sua trasmissione da una generazione all’altra. La diffusione di quadri neomelanconici mostra la faccia in ombra del discorso sociale contemporaneo; il circo maniacale della festinazione permanente, della girandola impazzita del consumo illimitato, rivela la sua triste verità nell’esperienza di una caduta verticale del senso e del desiderio di vita. L’odio fondamentalista o sovranista, il culto pulsionalmente avido del denaro, le dipendenze patologiche e la deriva narcisistico-autistica della giovinezza, il culto soggettivo del godimento perverso sono altre figure cruciali attraverso le quali la passione mortifera della nuova melanconia prende forma e interroga non solo gli psicoanalisti ma tutto il nostro mondo.
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